MARIO CRESCI IN ALIAM FIGURAM MUTARE. Interazioni con la Pietà Rondanini di Michelangelo

pietà

La mostra si snoda attraverso diverse fasi progettuali che corrispondono, ognuna, a gruppi di immagini realizzate da Cresci sulla Pietà Rondanini, ripresa nello storico allestimento della Sala degli Scarlioni e successivamente nelle prospettive inedite offerte dalla statua nel nuovo allestimento nell’Ospedale Spagnolo. Non solo interpretazione di una scultura, ma creazione personalissima dell’autore, che attraverso il progressivo avvicinamento all’opera d’arte – indagata, osservata, scrutata per tre lunghi anni – ha stabilito un intenso confronto con tematiche tra le più attuali e drammatiche della società contemporanea.

Il progetto artistico di Cresci sa cogliere con la fotografia tutte le suggestioni, le incognite, i misteri che l’opera di Michelangelo comunica. In essa si condensano la storia dell’arte e il senso universale del dolore dell’umana condizione. Cresci si pone di fronte alla Pietà in silenzio, senza spettacolarizzazioni, raggiungendo esiti di altissima tensione emotiva e comunicativa.

Mario Cresci (Chiavari, 1942) fin dagli anni Sessanta è autore di opere eclettiche caratterizzate da una libertà di ricerca che attraversa il disegno, la fotografia, l’esperienza video, le installazioni. Tra i primi autori in Italia ad applicare la cultura del progetto coniugandola alla sperimentazione sui linguaggi visivi, attribuendo alla funzione del mezzo fotografico una valenza opposta a quella di conferma di veridicità del reale.
Le capacità di analisi della percezione visiva, della forma e della fenomenologia del pensiero artistico, acquisite al Corso Superiore di Industrial Design di Venezia, si confrontano subito, tra la fine degli anni Sessanta e per tutto il decennio successivo, con l’esperienza del lavoro sul campo nelle regioni del Mezzogiorno italiano all’interno di un gruppo di ricerca formato da urbanisti, architetti ed economisti nell’ambito della Facoltà di Architettura di Venezia.
Innumerevoli le sue esposizioni personali e la partecipazione a collettive, tra cui alcune edizioni della Biennale di Venezia e la presenza di sue opere nei musei, tra cui il MoMA di New York, la Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino, la Pinacoteca Nazionale di Bologna.
Ha diretto l’Accademia Carrara di Bergamo dal 1991 al 2000, insegnato all’Accademia di Brera dal 2004 al 2011 e in altre scuole e istituti italiani, come lo IED e il Politecnico di Milano, l’Università degli Studi L’Orientale di Napoli, l’Università degli Studi di Parma.
Attualmente insegna all’ISIA di Urbino e alla Fondazione Fotografia di Modena. Risiede e lavora a Bergamo.

In occasione dell’esposizione, Cresci dona al Civico Archivio Fotografico di Milano una serie di quaranta stampe fotografiche relative all’intero progetto, contribuendo così a incrementare il considerevole e importante patrimonio dell’Istituto.

INAUGURAZIONE: martedì 24 maggio 2016 alle ore 18.00, Sala conferenze Raccolta Bertarelli – Archivio Fotografico
SEDE: Castello Sforzesco – Antico Ospedale Spagnolo
DATE: 25 maggio – 25 settembre 2016
ORARIO: dal martedì alla domenica – 9.00 / 17.30
INGRESSO LIBERO

INFORMAZIONI AL PUBBLICO
Tel. +39 02 884.63664 / 63660
www.milanocastello.it
e-mail: c.infocastello@comune.milano.it

INAUGURAZIONE24 maggio 2016

DAL25 maggio 2016

AL25 settembre 2016

LUOGOCastello Sforzesco, Piazza Castello - Milano

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  • : 2016-05-24
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