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CS di chiusura Archivi Aperti IX – 31.10.2023

Conclusa da pochi giorni l’edizione 2023 di Archivi Aperti  Rete Fotografia si prepara per la X edizione nel 2024

 

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Diventata un appuntamento fondamentale nell’ambito della cultura fotografica, la IX edizione di Archivi Aperti (Sedi varie, 13-22 ottobre 2023), intitolata GLI ARCHIVI DEI FOTOGRAFI ITALIANI: UN PATRIMONIO DA VALORIZZARE e da poco conclusa, ha portato all’attenzione delle istituzioni pubbliche e private, degli addetti ai lavori, ma anche del pubblico un tema sempre più attuale e di grande interesse: come conservare e valorizzare gli archivi dei fotografi italiani, un patrimonio il cui valore culturale è indubbio anche per gli stessi professionisti.

63 archivi fotografici di enti, musei, fondazioni, studi di professionisti (1/3 in più rispetto alla precedente edizione) distribuiti in 13 regioni italiane durante i 10 giorni della manifestazione e i 150 appuntamenti in programma, si sono confrontati su questo tema fondamentale. 

Un’adesione considerevole, rispetto gli altri anni, di partecipanti e pubblico determinati dalla capacità della manifestazione di riempire una mancanza, di rispondere alla necessità di creare una connessione tra realtà diverse italiane, accreditate o meno conosciute e periferiche. L’obiettivo di Rete Fotografia dei prossimi mesi sarà quello di continuare a mantenere vivo il dibattito e il confronto affinché quanto detto non vada disperso.

Considerevole, inoltre la presenza di Rete Fotografia sui social media: in un mese sono state registrate oltre 150.000 interazioni. Le registrazioni dei due incontri di apertura e chiusura e di alcune visite, in soli in due settimane, hanno raggiunto oltre 9.000 visualizzazioni, dati in continua crescita in quanto i video si possono rivedere sul canale Youtube e sulla pagina Facebook dell’Associazione.

Rete Fotografia si prepara per la X edizione

L’archivio fotografico è sempre al centro della riflessione di un’associazione che si chiama Rete Fotografia. Archivio fotografico inteso come patrimonio di conoscenza, da salvaguardare affinché non vada disperso e possa entrare nella storia culturale del nostro paese. L’archivio esclusivamente documentario ha una tradizione consolidata nell’archivistica, mentre gli archivi fotografici e dei fotografi sono per certi versi un territorio di confine. L’aggettivo” fotografico” sposta infatti l’attenzione e crea nuovi orizzonti e riflessioni legate sia all’aspetto “materiale” di ciò che è conservato e quindi al lavoro di tutela e valorizzazione, sia alla tecnologia e alle trasformazioni che avanzano.

In questa ottica Rete Fotografia conferma la prossima edizione nel 2024, la decima, che si terrà come di consueto nella seconda metà del mese di ottobre.

Archivi Aperti 2023: Il Convegno di apertura e la tavola rotonda

“Archivi aperti è un luogo trasversale in grado di aprirsi a un pubblico ampio, non solo degli addetti ai lavori, che ogni anno affronta argomenti attuali e urgenti legati al mondo della cultura fotografica. Mai come quest’anno abbiamo sentito la necessità di affrontare il tema scelto, di salvaguardare gli archivi dei professionisti” – ha dichiarato Fabrizio Trisoglio, Presidente di Rete Fotografia, nel suo discorso al Convegno di apertura della manifestazione che si è tenuto in una affollatissima Sala Bertarelli del Civico Archivio Fotografico al Castello Sforzesco di Milano.

Un’urgenza – ribadita anche da Silvia Paoli, Conservatrice del Civico Archivio Fotografico del Comune di Milano, Presidente onorario di Rete Fotografia e moderatrice dell’incontro – che coinvolge non solo i professionisti, ma anche le istituzioni, in quanto destinatarie di richieste di donazioni e depositi da parte degli autori fotografi e/o dei loro eredi, ma specialmente interessate da richieste di chiarimenti e di informazioni su come conservare e valorizzare i propri fondi.

All’incontro sono stati invitati prestigiosi relatori che hanno testimoniato le iniziative intraprese dagli enti nazionali di cui sono rappresentanti e da altrettanto importanti archivi di fotografi italiani, nel tentativo di instaurare un rapporto tra istanze diverse, verificare e delineare possibili obiettivi e percorsi comuni.

Per affrontare un problema ed intervenire su di esso, bisogna prima di tutto conoscerlo. Tra i molti interventi ricordiamo la relazione sui primi risultati del Censimento sugli archivi dei fotografi avviato dall’Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione (ICCD), dal quale emerge che solo il 33% ha un archivio organizzato; il 63% dei fotografi non ha ancora pianificato dove andrà collocato il proprio archivio e il 53 % non sa dove sarà conservato.

La tavola rotonda conclusiva, moderata da Giovanna Calvenzi, ha cercato di riflettere a caldo sul valore della manifestazione attraverso le testimonianze di alcuni professionisti, a cui sono seguiti alcuni interventi dei rappresentanti di archivi fotografici preservati da Fondazioni o enti privati.

Un’adesione considerevole, rispetto gli altri anni, di partecipanti e pubblico determinati dalla capacità della manifestazione di riempire una mancanza, di rispondere alla necessità di creare una connessione tra realtà diverse italiane, accreditate o meno conosciute e periferiche. L’obiettivo di Rete Fotografia dei prossimi mesi sarà quello di continuare a mantenere vivo il dibattito e il confronto affinché quanto detto non vada disperso.

I fotografi sono stati al centro della IX edizione di Archivi Aperti. Attraverso le testimonianze dirette di alcuni dei maggiori protagonisti di oggi, o dei loro eredi, ma specialmente in occasione delle visite presso enti e associazioni accompagnati dai conservatori e curatori delle collezioni, sono stati presentati oltre 200 fotografi: figure note e meno note, attive a partire dall’Ottocento e fino ai nostri giorni, mettendo in risalto il valore non solo storico, ma artistico del loro lavoro.

10 giorni di talk, visite guidate e mostre su quasi tutto il territorio nazionale hanno mostrato sguardi diversi e proposto indispensabili strumenti critici di comprensione per il passato e il presente, favorendo la progettazione del futuro. Un intreccio di storie della fotografia e altre “storie” legate ad arte, architettura, design, moda, territorio, paesaggio, urbanistica, industria, teatro, musica, cinema, politica, trasformazioni sociali.

I fotografi (e le agenzie) nelle collezioni di enti, musei, fondazioni e associazioni 

Arno Hammacher, Simone Magnolini, Pierluigi Navoni, Ferdinando Scianna, Paul Scheuermeier, Ernesto Fazioli, Studio Tollini, Gino Negri, Jacqueline Vodoz, Gloria Lunel, Toni Nicolini, Riccardo Schwamenthal, Maurizio Buscarino, Carlo Meazza, Stefano Torrione (Archivio di Etnografia e Storia Sociale AESS di Regione Lombardia); Pietro Manenti (in occasione di Terre di Lombardia, Archivio del Museo Nazionale della Fotografia di Brescia); Foto Pozzar, Francesco Benque, Giuseppe Franceschinis, Guglielmo Sebastianutti, Camillo Toncker, Domenico Giacomo (Mino) Zanutto (Archivio Storico Assicurazioni Generali); Fedele Toscani e Armando Bruni (Archivio Storico Fondazione Corriere della Sera); Piero Cavagna (Archivio Fotografico Storico Provinciale di Trento); Antonio Tommasi (Archivio di Stato di Lecce); Enrico Peressutti, Edoardo Gellner, Giorgio Casali, Mauro Masera, Diego Birelli (Archivio Progetti, Università IUAV Venezia); Lodovico Tuminello, Adolfo Porry Pastorel, Giotto Dainelli, Massimo Terzano, Antonio Sturla, Felice Beato, Emile Gsell, Charles Henry Kerry, Georges Specht (Archivio Fotografico della Società Geografica Italiana); Michele De Angelis (Archivio Storico Fotografico il Didrammo); Tino Petrelli, Franco Gremignani, Angelo Novi, Carlo Cisventi (Archivio Publifoto Intesa Sanpaolo); Vincenzo Aragozzini, Mario La Porta e Tapparo&Trentin (Archivio Storico Intesa Sanpaolo); Pepi Merisio e Franco Fontana (Archivio Storico SDF e Museo SAME); Paolo Vigevani (Centro Apice – Università degli Studi di Milano); Federico Briamo (Biblioteca Pubblica Arcivescovile “A. De Leo”); Luciano Morpurgo, Silvio Ottolenghi (Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea CDEC); Alessandro Pavia, Francesco Zambon e Arturo Andreoletti (Civiche Raccolte Storiche di Milano); Aldo Ballo e Marirosa Toscani Ballo, Luigi Majno, Vincenzo Aragozzini (Civico Archivio Fotografico di Milano); Luigi Crocenzi (CRAF Centro Ricerca e Archiviazione della Fotografia); Raffella Isoardi Boninsegni, Erminio (Bruno) Trevisio, Itafoto, Stefano e Paolo Rubino (Fondazione Accorsi-Ometto); Antonio Campostano (Fondazione Ansaldo); Dino Pedriali, definito il Caravaggio e Antonio Masotti (Fondazione Cineteca di Bologna); Luciano d’Alessandro (Fondazione ISEC); Giuseppe Venanzio Sella (Fondazione Sella); Francesco Radino (Fondazione AEM); Paolo Augusto Crisanti (Fondazione Alinari per la Fotografia); Franco Bottino e Giovanni Gastel (Fondazione Fiera Milano); Federico Patellani, Studio Strazza, Studio Colombo ed Europhotocine (Fondazione Pirelli); Ardo Manias, Giuseppe Balla, Renato Fioravanti, Mario Lasalandra, Rinaldo Prieri e Giorgio Rigon (Fototeca Italiana FIAF); Adriano de Rota, Ugo Borsatti, Alfonso Mottola, Adriano Perini, la famiglia di Giuseppe Wulz, Gianni Anzalone, Tullio Stravisi (Fototeca dei Civici Musei di Storia ed Arte di Trieste); Ando Gilardi (Fototeca Gilardi); Mario De Biasi (Gruppo Mondadori, Mondadori Portfolio); Umberto Da Re e il suo studio (Museo delle storie di Bergamo – Archivio Fotografico Sestini e Fondazione Dalmine), Federico Patellani (Museo di Fotografia Contemporanea); Giovan Battista Ganzini (Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia); Prospero Di Nubila (Soprintendenza Archivistica e Bibliografica della Puglia); Vincenzo Aragozzini, Matteo Piazza, Giovanni Chiaramonte (Triennale Milano).

I professionisti (e/o i loro archivi) coinvolti in Archivi Aperti 2023 

Erminio Annunzi, Maria Vittoria Backhaus, Stefano Barattini, Gabriele Basilico, Romano Cagnoni, Enrico Cattaneo, Stefano Cattelan, Carla Cerati, Michele Cioci, Mario Cresci, Paolo e Umberto Da Re, Mario Dondero, Fabrizio Garghetti, Gianni Berengo Gardin, Piero Gemelli, Alberto Jona Falco, Giovanni Hänninen, Lelli & Masotti Uliano Lucas, Guido Guidi, Mimmo Jodice, Riccardo Marcialis, Nino Migliori, Laila Pozzo, Graziella Vigo. 

Gli archivi delle agenzie: Fotogramma a Milano, Cameraphoto Epoche a Venezia, Riccardi Agr Press a Roma, Italfoto a Torino. Gli studi: Chippendale a Milano e Archivio Casastudio a Sesto San Giovanni (MI); il laboratorio Fotografico Parolini, La camera chiara a Milano.

Ringraziamo per la partecipazione: 

Il Centro italiano della fotografia d’autore – CIFA per le visite alla Galleria di Bibbiena, primo esempio in Europa di esposizione permanente di fotografia a cielo aperto, (Bibbiena, Arezzo); la Fototeca Italiana FIAF per aver festeggiato i 75 anni della sua fondazione in occasione di Archivi Aperti con una visita al suo archivio e la presentazione del progetto PAC (Progetto Archivio Circoli); l’Archivio Fotografico Italiano per la rassegna “Terre di Lombardia. La Fotografia racconta il territorio” (Castellanza).

Per gli importanti fondi presentati: 

Archivio Storico Compagnia di San Paolo (Fondo Angelo e Jolanda Dragone); Archivio Fotografico Biblioteca F.E. Fagiani – Università della Calabria (Fondo Emilia Zinzi); Fondazione Isec (Fondi Società Ernesto Breda ed Ercole Marelli; Fondo de l’Unità, edizione milanese); Archivio storico Fondazione Corriere della Sera (Fondo Luigi Barzini, Fondo Ettore Sottsass in Fondo Fernanda Pivano); Archivio delle Civiche Raccolte Storiche di Milano (Fondo Archivio della Guerra); Centro Documentazione Archivio Flamigni (Fondo Aldo Moro)

Per le visite guidate speciali e gratuite alle mostre: 

Fondazione 3M (“Il Diaframma di Lanfranco Colombo”, Monza); Fondazione AEM (“La luce della città”, Milano); Fondazione Pirelli (“Oltre la pista: la Formula 1 e i pneumatici che hanno rivoluzionato la strada”, Milano); la Società Italiana di Scienze Umane (“#Storiedipuglia1960-1980”, Lecce).

Si ringraziano, per la partecipazione al Convegno e alla Tavola rotonda di Enti e Associazioni: Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione (ICCD); Istituto Centrale per la Grafica (ICG); MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo; Soprintendenza Archivistica e Bibliografia della Lombardia; AitArt – Associazione Italiana Archivi d’Artista; Società Italiana per lo Studio della Fotografia – SISF.

L’attività dell’Associazione non termina con Archivi Aperti ma prosegue nel corso dell’anno con attività di valorizzazione del patrimonio degli associati con l’obiettivo di allargare in senso qualitativo e quantitativo il numero degli iscritti e dei patrimoni in altre regioni che potranno essere conosciuti, di creare discussioni e coinvolgere un pubblico sempre più ampio, come, per esempio, con l’iniziativa “Una Rete in viaggio”.

Un ampliamento che si concretizza anche in già collaudate e nuove collaborazioni, oltre a quelle consolidate con TAU Visual – Associazione Nazionale Fotografi Professionisti, AFIP International – Associazione Fotografi Professionisti e GRIN – Gruppo Redattori Iconografici Nazionale, soci di Rete Fotografia, con AitArt – Associazione Nazionale Archivi d’Artista per il Corso per curatore di archivio dell’autore fotografo, con AIPAI – Associazione per il Patrimonio Archeologico Industriale per l’AIPAI Photo Contest 2023 e con MuseoCity per un reciproco supporto alle attività di valorizzazione culturale delle due Associazioni.

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