Il patrimonio culturale alimentare: persone, comunità a tavola, paesaggi, saperi agricoli e artigianali

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CHIURO (SO)
14 aprile – 1 maggio 2016
Palazzo Andres Flematti

Orari di apertura della mostra:
15-17 aprile dalle 14 alle 19
23-25 aprile dalle 14 alle 19
30 aprile dalle 14 alle 19
1 maggio dalle 14 alle 19

In mostra i vincitori del premio per progetti fotografici e audiovisivi promosso dall’Archivio di Etnografia e Storia Sociale della Regione Lombardia nell’ambito del progetto E.CH.I. Etnografie italo-svizzere per la valorizzazione del patrimonio immateriale dell’area transfrontaliera.

L’Archivio di Etnografia e Storia Sociale di Regione Lombardia promuove da tempo la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale con l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica sul rischio che buona parte della cultura di tradizione, riti e consuetudini sociali, tecniche e saperi artigianali, lingue e dialetti, racconti fantastici dalle radici profonde, leggende che spiegano usi desueti, paesaggi costruiti dal lavoro dell’uomo e antichi toponimi, cada nell’oblio e non venga affidata e trasmessa alle nuove generazioni. Portare alla conoscenza e alla diffusione quegli elementi del patrimonio che concorrono a unire i tratti della regione alpina transfrontaliera, nel rispetto delle differenze, è tra gli obiettivi che le istituzioni pubbliche da Aosta a Bolzano (Valle d’Aosta, Cantone Vallese, Piemonte, Cantone Ticino, Lombardia, Cantone Grigioni e Sud-Tirolo) hanno perseguito con il progetto E.CH.I. Etnografie italo-svizzere per la valorizzazione del patrimonio immateriale dell’area transfrontaliera.

Sulla base di queste esperienze, Regione Lombardia ha promosso il concorso per progetti fotografici e audiovisivi Identità Alpina. Il patrimonio culturale alimentare: persone, comunità a tavola, paesaggi e saperi agricoli e artigianali.

Il patrimonio culturale alimentare racchiude saperi e consuetudini sociali, riti e pratiche agricole, lavoro e conoscenza della natura, lingue e paesaggi. Il cibo dunque non solo come alimento, ma segno culturale che comunica i tratti complessi delle tecniche e dei saperi che lo hanno prodotto, carico di segni simbolici che lo distinguono in relazione ai riti nei quali viene consumato. La cultura alimentare è connessione, supera versanti e frontiere, è frutto di scambi, passaggi, contaminazioni. È identitaria e, nei tratti alpini, collega gli ingredienti di una comune vicenda.

La giuria del concorso (composta da Renata Meazza, responsabile dell’Archivio di Etnografia e Storia Sociale; Silvia Paoli, esperta di fotografia storica; Diego Ronzio, esperto del settore audiovisivo; Benedetta Sevi, Dirigente della Struttura della Patrimonio Culturale e imprese culturali della Direzione Generale Culture, Identità e Autonomie; Mirko Sotgiu, giornalista di settore, Silvia Stabile, giurista in ambito dei beni culturali; Roberto Tomesani, esperto di fotografia contemporanea; Roberta Valtorta, esperta di fotografia contemporanea) ha scelto tre vincitori e una menzione speciale per ogni sezione: fotografia e audiovisivi.

Tutte le info

 

 

DAL14 aprile 2016

AL1 maggio 2016

LUOGOPalazzo Andres Flematti. Chiuro

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