Sport Shots a Lecco
Continua il progetto di preparazione alle Olimpiadi invernali Milano-Cortina attraverso le immagini che raccontano le connessioni, sociali, educative e valoriali della pratica sportiva.
Lecco | Torre Viscontea | Piazza XX Settembre, 3
La prima fotografia sportiva risale al 1855, ed è conservata nella Royal Library di Windsor, in Inghilterra. Ritrae due pugili, in posizione di guardia, fermi uno di fronte all’altro. Non conosciamo nulla dei soggetti ritratti, non sappiamo chi abbia scattato l’immagine né perché, eppure quell’istante ha tanto da raccontare: parla di corpi (quelli atletici di un tempo passato), gesti (l’eleganza composta della postura), restituisce un frammento della storia di una disciplina, e dei principi che la regolano.
Il legame tra sport e fotografia non trova la sua realizzazione solo nelle immagini spettacolari di performance e vittorie, ma ha molto altro da dire. Testimonia spaccati della nostra società, raffigura momenti sociali, rappresenta l’inclusione, la fiducia, la cooperazione. Divulga messaggi positivi che parlano a tutti, costituendosi come potente leva d’ispirazione e coinvolgimento.
LO SPORT
Lo sport fin dalla sua nascita è un fenomeno collettivo che inorgoglisce chi lo fa e affascina chi lo osserva. Un tempo questo senso del vivere ricco di simbologie, ritualità, metafore era descritto solo nelle parole di grandi poeti come Omero e rappresentato nella statuaria o nella pittura vascolare. Non è semplicemente una forma di intrattenimento o di attività fisica, ma rappresenta un elemento fondamentale nella tessitura stessa della società. Attraverso la sua influenza, lo sport si è radicato profondamente nei valori culturali, sociali ed economici delle comunità in tutto il mondo. Esplorare l’importanza dello sport nella società rivela una serie di benefici che vanno ben oltre il campo di gioco. Inoltre, lo sport offre una piattaforma per promuovere valori positivi e per combattere le ingiustizie sociali.
LA FOTOGRAFIA
L’avvento della fotografia ha cambiato profondamente la nostra percezione dello sport perché quanto ci si immaginava ora aveva un corrispettivo reale con cui da allora tutti ci si è dovuti confrontare: gli atleti nel loro presentarsi, gli spettatori nell’osservarli, i fotografi nel riprenderli. Se i ritratti sono diventati interessanti testimonianze di sapore antropologico, è la documentazione dei gesti atletici che ha rivelato da una parte il fascino di quanto l’occhio poteva aver solo recepito per un attimo e dall’altra l’abilità del fotografo nel cogliere l’istante decisivo, nello scegliere l’inquadratura più suggestiva, nel racchiudere in una sola immagine quel senso di epicità che da sempre attraversa lo sport.
LE TAPPE
In questo ricco panorama che si snoda in quattro diverse tappe di un unico percorso si è voluto dar conto dei tanti aspetti della dimensione sportiva che la fotografia sa indagare. Si parte necessariamente dall’indagine che un grande autore come Elio Luxardo ha compiuto sul corpo e da qui si mettono a confronto le immagini dei primordi della fotografia così serie e composte nei costumi come nei gesti con quelle della seconda metà del Novecento tutte incentrate sulla spettacolarità. Sono gli autori contemporanei, infine, ad indagare sui valori che lo sport rappresenta: lo fanno con immagini che vanno oltre gli aspetti descrittivi per usare la metafora, la simbologia, l’allegoria con immagini caratterizzate da una notevole forza evocativa.