Scenari Alpini – Paesaggi e comunità fra tradizioni e futuro

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SCENARI ALPINI — PAESAGGI E COMUNITÀ FRA TRADIZIONI E FUTURO
CALL FOR PROJECT
MUSEO DI FOTOGRAFIA CONTEMPORAEA
i vincitori e le segnalazioni di merito

Si è conclusa la selezione della Call for Project Scenari Alpini. Paesaggi e comunità della Lombardia fra tradizioni e futuro, promossa dal Museo di Fotografia Contemporanea  con il contributo di Regione Lombardia, nell’ambito del programma dell’Olimpiade Culturale di Milano-Cortina 2026.

La Commissione ha esaminato le 136 candidature pervenute, selezionando i cinque progetti vincitori e attribuendo due segnalazioni di merito.

I VINCITORI

  • Stefano Boccalini (Milano, 1963) con Tessere domande – saperi, parole e spazio pubblico.

Il progetto artistico si basa sul lavoro concreto di costruzione di una comunità, a Monno, in Valle Camonica, in cui saperi immateriali legati alla tessitura e al ricamo diventano opportunità di scambio, trasmissione intergenerazionale e sviluppo economico e sociale e in cui le parole condivise diventano punto di partenza per ripensare oggi i contesti montani (in collaborazione con Ca’Mon – Centro di Comunità per l’arte e l’artigianato della montagna e Associazione Intrecci.

  • Chiara Brambilla (Milano, 1982), Luca Mosso (Bormio – SO, 1962) con Understory Voyeur.

Il progetto riflette sul concetto di rappresentazione degli animali selvatici, ribaltando la visione antropocentrica con cui solitamente il mondo naturale viene osservato e normato. La ricerca, che avrà forma di installazione video multicanale, si sviluppa tra il Parco Regionale delle Orobie Bergamasche, ricco di biodiversità, e il Monte Barro, zona ibrida di convivenza tra animale e umano.

  • Alessandro Dini (Pescia – PT, 1996) e Yirong Wu (Zhejiang – Cina, 1997) con Cronotipi dell’abitare: trasformazioni temporali e spaziali nelle Alpi.

La ricerca utilizza il medium fotografico per indagare le trasformazioni che stanno impattando sui territori montani e urbani di Bormio, Livigno e Milano in occasione dei giochi olimpici invernali: opere infrastrutturali in costruzione, cantieri, macchinari, planimetrie sono messi in relazione con la vita quotidiana, l’armonia dei cicli naturali, i segni del paesaggio che resistono.

  • Francesco Merlini (Aosta, 1986) con Never Seen the Sea.

Madesimo, il comune italiano più lontano dal mare, è al centro della ricerca visiva e multimediale proposta. A partire da memorie personali e dalle vicende che legano il poeta Giosuè Carducci a questo luogo, il progetto si propone di esplorare le ambiguità della fotografia di paesaggio, addentrandosi negli archivi storici e in quelli familiari per creare assonanze inaspettate tra montagna e mare.

  • Benedetta Ristori (Fiesole – FI, 1988) con Custodi del tempo verticale.

Un processo partecipato ispirato a pratiche etnografiche sensibili e relazionali – con fotografia, audio interviste, testi scritti – intende coinvolgere le donne della comunità di Ornica e della Valtorta, nelle prealpi bergamasche, per raccontare uno spazio di rigenerazione delle terre alte e interrogarsi su modelli possibili di abitare sostenibile in un momento di trasformazione sociale e ambientale.

SEGNALAZIONI DI MERITO

La Commissione ha stabilito di attribuire due segnalazioni di merito per l’innovazione e l’ambizione delle pratiche artistiche, l’impiego di tecnologie avanzate applicate a tradizioni e ritualità etnografiche nonchè l’esplorazione di miti e leggende dei territori di alta quota:

  • Alessandro Laita (Zevio – VR, 1979) e Chiaralice Rizzi (Como, 1982) con Puro Visibile.

Tra memoria e innovazione tecnologica, il progetto si propone di rielaborare visivamente la tradizione dei riti del fuoco nelle Alpi Lombarde partendo dall’AI come strumento di ricerca artistica. Il progetto prende avvio dall’Archivio di Etnografia e Storia sociale di Regione Lombardia e si concentra sulla zona di Ponte Nossa e Ardesio, in val Seriana, dove ancora si svolge una festa rituale locale.

  • Collettivo JOF / Luca Vigliani (Udine, 1985) e Tomaso Clavarino (Torino, 1986) con Hide and Seek.

Il progetto intende operare tra realtà e finzione, scienza e leggenda, per entrare nelle storie del mito che animano Val Masino e Val di Mello, in cui si condensano paure ancestrali, inconscio, rispetto, mistero, assurdo. Una ricerca sul campo, nell’imprevedibilità dell’alta quota, tra rocce, vette e bivacchi, in un dialogo tra fotografia, video e audio capace di attivare una riflessione più ampia e non solo pragmatica sul presente e sul futuro dei territori alpini.

La Commissione – composta da Davide Rondoni (Presidente del Museo e della Commissione), Matteo Balduzzi (Curatore scientifico del Museo), Benedetta Cestelli Guidi (Storica e critica della fotografia e docente presso l’Università la Sapienza di Roma), Renato Ferlinghetti (Docente di Geografia presso l’Università degli Studi di Bergamo) e Walter Niedermayr (Artista e fotografo) – ha sottolineato l’alta qualità artistica degli elaborati progettuali presentatila varietà dei temi e dei linguaggi proposti, che testimoniano la vitalità del panorama fotografico e visivo contemporaneo in Italia.

I progetti vincitori selezionati saranno realizzati nel corso del 2025 e confluiranno in un’esposizione collettiva al Museo Nazionale della Fotografia, in occasione delle Olimpiadi Invernali di Milano Cortina 2026. Le opere entreranno poi a far parte delle collezioni del Museo.

 

DAL2 luglio 2025

AL31 dicembre 2025

SITO WEBhttps://mufoco.org/call-for-project-scenari-alpini/

LUOGOCinisello Balsamo (MI), Museo di Fotografia Contemporanea

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