Mario Giacomelli. Il corpo della terra

Mario Giacomelli. Il corpo della terra, a cura di Carlo Sala, presenta i due cicli più importanti dell’autore, i Paesaggi e l’Ospizio (in un secondo momento rinominato con il titolo tratto della poesia dello scrittore Cesare Pavese, Verrà la morte e avrà i tuoi occhi), che contribuiranno a conferire all’autore una notorietà internazionale.

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La nuova edizione del Festival F4 / un’idea di Fotografia, promosso dalla Fondazione Francesco Fabbri in collaborazione con il Comune di Pieve di Soligo e con la direzione artistica di Carlo Sala, apre il 13 luglio ore 18.00 a Villa Brandolini Pieve di Soligo (TV) con una serie di esposizioni che offrono uno spaccato sulla fotografia contemporanea. Tra queste, sarà presentata l’ampia mostra antologica dedicata a Mario Giacomelli, uno dei più grandi fotografi italiani del Novecento, promossa in collaborazione con il Museo di Fotografia Contemporanea.

Nei Paesaggi di Mario Giacomelli, anche se ritraggono le dolci colline marchigiane, si sente appieno l’eco delle ricerche dell’arte informale europea che cercano una “forma altra” rispetto al reale. Come è noto, l’autore per realizzarli chiede ai contadini suoi conoscenti di tracciare sulla terra dei segni con i loro trattori, modificando così il territorio; in fase di stampa poi l’artista accentua questi segni dimostrando una grande libertà, voglia di sperimentazione e perizia derivanti anche dalla sua precedente attività di tipografo. Una visione che tende a forzare il reale e piegarlo verso le forme dell’astrazione.

In Verrà la morte e avrà i tuoi occhi l’artista racconta la situazione di solitudine e desolazione nell’ospizio di Senigallia nelle Marche, sua città natale; oltre ad essere un affresco sociale senza pari, è una meditazione sul tempo e sull’ineluttabilità della morte dove emerge un profondo senso del tragico fatto di grandi contrasti all’interno delle fotografie in bianco e nero.

Tra i due filoni, solo apparentemente distanti, si trovano tutta una serie di legami profondi nel vedere il paesaggio come un corpo. E’ lo stesso Giacomelli a spiegarlo: «Il paesaggio all’inizio è nato pensando alla materia stessa dell’uomo, la carne: la terra è uguale alla carne dell’uomo». Nella riflessione che compie sui valori della spiritualità della terra, della mutazione di un territorio in abbandono, arriva a sublimarlo in un corpo: «E allora, guardandolo, ho visto le sue ferite, i segni » e continua dicendo «i calli che l’uomo aveva un tempo sui palmi delle mani, la terra ancora li porta».

Nel percorso dedicato a Mario Giacomelli, l’artista Fabio Roncato ha inserito il lavoro Parallels / Parallele quasi fosse un omaggio all’autore marchigiano, creando così una riflessione sul rapporto fra uomo e natura in termini estetici e sociali.

 

F4
UN’IDEA DI FOTOGRAFIA
Ottava edizione
14 luglio – 26 agosto 2018
vernissage: venerdì 13 luglio, ore 18.00
Villa Brandolini, Pieve di Soligo (TV)
Piazza Libertà, 7

Orari di apertura:
giovedì-sabato 16.00-19.30;
domenica 10.30-12.30 e 16.00-19.30

Ingresso: Intero euro 5,00. Ridotto euro 3,00 dai 12 ai 25 anni; over 65; studenti universitari; aderenti FIAF, soci TRA; gruppi di almeno 15 persone. Gratuito minori di 12; portatori di handicap con accompagnatore; giornalisti con tesserino.

Info mostra e prenotazioni:
f4fotografia@fondazionefrancescofabbri.it
tel: 334.9677948
www.fondazionefrancescofabbri.it

DAL14 luglio 2018

AL26 agosto 2018

LUOGOVilla Brandolini, Pieve di Soligo (TV)

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